Canonici Regolari Lateranensi

Le origini

I Canonici Regolari di S. Agostino, la cui presenza a Genova risale a oltre nove secoli fa, uniscono  in una felice sintesi la vita religiosa e l’attività pastorale. Essi, infatti, sono sacerdoti che vivono in comunità,  professando i tre consigli evangelici (obbedienza, castità, povertà senza nulla di proprio), e svolgono azione pastorale nelle parrocchie al servizio della diocesi.
Non hanno un fondatore, ma si ispirano all’esperienza di S. Agostino (354-430) e ne seguono la Regola; il loro carisma è la vita comune, modellata sull’esempio della forma di vita comunitaria dei primi cristiani di Gerusalemme, descritta da Luca negli Atti degli Apostoli. Per questo, di essi si può dire che sono nati con la Chiesa stessa.
In continuità con l’esperienza dei vescovi che vissero insieme con il proprio clero (pionieri S. Eusebio e soprattutto S. Agostino), sorsero le prime comunità canonicali, che, fra il VII e l’VII secolo con l’introduzione delle varie Regole, acquisirono una fisionomia via via sempre più precisa.
Con la riforma Gregoriana (che prese l’avvio on il Sinodo Lateranense del 1059), si ebbe in tutta Europa una grande fioritura di comunità canonicali, legate fra loro da un vincolo spirituale, la fraternitas, e dalla comune osservanza della Regola agostiniana: di qui la denominazione che le indicava nel loro insieme, come Ordine dei Canonici Regolari di S. Agostino, il primo ordine religioso riconosciuto ufficialmente dalla Chiesa. Fra queste comunità particolarmente importante per Genova fu quella dei Canonici Regolari di Mortasa, che furono  presenti dal 1100 nella chiesa genovese di S. Teodoro e, nel corso del secolo XII, in altre otto chiese del Genovesato.
All’inizio del XV secolo i Canonici si organizzarono in vere e propri Ordini religiosi centralizzati: le Congregazioni. Le due più importanti in Italia furono quella dei Lateranensi, presenti dal 1458 nella chiesa di S. Teodoro (dove succedettero ai Mortariensi), e quella del SS. Salvatore (Renani) presenti dal 1486 nel Santuario mariano di Coronata.
Le due congregazioni, dopo le soppressioni napoleoniche, si unirono (1823) a formare l’odierna Congregazione dei Canonici Regolari del SS. Salvatore Lateranense, a cui sono tutt’oggi affidate le due parrocchie genovesi di S. Teodoro e di S. Maria e S. Michele Arcangelo di Coronata.
L’ordine ha anche un ramo femminile, le Canonichesse, presenti a Genova fino all’epoca napoleonica in S. Maria delle Grazie e in altri due monasteri. Fra le canonichesse di S. Maria delle Gazie la Ven. Battistina Vernazza, figlia di Ettore Vernazza e figlioccia di S. Caterina Fieschi Adorno; dalle sue numerose opere di spiritualità emerge chiaro un vero “parallelismo di dottrina (principio catartico e amore puro)” con S. Caterina Fieschi.

Identità e spiritualità canonicale

Ufficio divino,  studio, vita comune e attività pastorale: in questi quattro elementi è riassunta l’identità religiosa del Canonico Regolare.  La spiritualità canonicale ha la propria sorgente primaria nella Regola di S. Agostino, nel suo esempio e nei suoi scritti. Il progetto canonicale consiste nel vivere con i confratelli nella fedeltà ai tre consigli evangelici, dedicandosi con zelo alla preghiera, alla celebrazione della Liturgia, all’attività pastorale e all'evangelizzazione del popolo, alla cura e al decoro della chiesa. Centrale, inoltre, nella spiritualità canonicale è la devozione a Maria, invocata come Madre del Salvatore; a Lei sono intitolate molte delle chiese dei Lateranensi.
Esiste nella provincia italiana un gruppo vocazionale guidato dal Visitatore (il Superiore Generale) che, con vari progetti, si propone di rendere attuale il carisma della vita comune e che i religiosi delle varie case italiane si impegnano a trasmettere ai giovani che frequentano le loro parrocchie. Periodicamente i gruppi parrocchiali giovanili si incontrano, per confrontarsi allo scopo di realizzare un cammino vocazionale comune.
In sede locale la famiglia canonicale genovese offre ai giovani (maggiorenni) la possibilità di un’esperienza di vita in comunità, durante la quale il giovane rimane inserito nel suo mondo di studio o di lavoro.
Con la preghiera, il sostegno reciproco e la partecipazione attiva alla pastorale, tutti i  fedeli possono creare comunità spirituale con i Canonici, rendendo così visibile l’unità ecclesiale e la comunione trinitaria, su cui è fondato il carisma stesso della vita comune.

La presenza in Liguria

I Canonici Lateranensi hanno oggi 15 case in Italia;  sono presenti in altre nazioni europee, in Africa e in America Latina. I sei canonici che reggono le due parrocchie genovesi di S. Teodoro e di Coronata formano un’unica comunità religiosa.
Non è possibile parlare dei Lateranensi a Genova, senza ricordare don Bruno Venturelli, che svolse tutto il suo ministero sacerdotale (1938-2003) a S. Teodoro all’insegna della carità e del servizio agli ultimi. Nei momenti difficili della vita sociale cittadina il “Don” fu sempre in prima linea, punto di riferimento sicuro per chiunque avesse bisogno di aiuto e di conforto. Conosciuto e amato in tutta la città, egli seppe parlare a ogni tipo di persona. Accogliente e generoso, don Bruno amava anche far festa con la sua gente: i ragazzi, i poveri, gli anziani, per i quali ebbe attenzioni e sollecitudine particolare.

Riferimento in Genova

Don Silvano Minorenti, crl
Superiore della comunità dei CC.RR. LL. di Genova
Parroco di S. Teodoro
Tel. 010 261117
Don Giuseppe Sapori, crl
Parroco del Santuario-Parrocchia S. Maria e S. Michele Arcangelo di Ge-Coronata
Tel. 010 6518244
sito  www.lateranensi.it

 
 
   
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